19 Gennaio 2021
La quarta rivoluzione industriale è in piena attuazione ed i concetti su cui si basa sono la connessione, lo scambio e la gestione di dati, il controllo remoto. Prendendo spunto dai requisiti definiti dall’ allegato A e B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 sul credito di imposta e applicato in chiave “Agricoltura 4.0”, una declinazione di industria 4.0 per l’agricoltura, andiamo a vedere quali sono le caratteristiche che una macchina agricola deve avere per essere riconosciuta in tale maniera.
Cosa dice l’allegato A in merito all’ Agricoltura 4.0
Il punto principale dell’allegato A di pertinenza delle macchine agricole 4.0 (non è il solo) recita “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o tramite opportuni sensori e azionamenti” con riferimento al sottogruppo “macchine anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione e meccatronici)”.
Affinchè la macchina agricola risponda ai requisiti dettati per l’ agricoltura 4.0 devono essere dunque rispettati i seguenti requisiti:
R1. Controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller) o soluzioni equipollenti (es. micro controllori): si fa riferimento al fatto che, all’interno delle macchine agricole 4.0, siano adottati hardware di controllo del sistema supervisionato con azionamenti sotto funzioni digitali;
R2. Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program, ovvero il sistema di interconnessione che permette di far comunicare il sistema di controllo del punto R1 con un sistema in remoto tramite opportuni protocolli;
R3. Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine in quanto i sistemi di controllo e automazione scambino dati sia con un sistema di monitoraggio (es. un pc con un software di invio e registrazione dati) o con altre macchine coinvolte. Questo processo, per essere conforme alla definizione di Agricoltura 4.0, deve poter essere gestito attraverso un’interfaccia remota (figura A)
R4. Interfaccia uomo macchina semplice ed intuitiva in cui gli operatori possano accedere ed interagire in modo sicuro;
R5. Rispondenza ai più recenti standard in termini di sicurezza, salute e igiene che è collegato al punto precedente e fa riferimento ad esempio agli standard costruttivi previsti con la Direttiva Macchine e altre norme pertinenti.
A cui si aggiungono solitamente queste due caratteristiche aggiuntive (sono cinque in totale):
RA. Sistemi di tele manutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto per cui è presente un sistema di monitoraggio a distanza sia per ragioni di verifica funzionale ma anche per riparare le funzionalità compromesse della macchina;
RB. Monitoraggio in continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e ad attività alle derive di processo, che è di fondamentale importanza perché è proprio la presenza di sensori che permette di monitorarne le prestazioni, la presenza di errori funzionali e le avarie;
In realtà nell’allegato A e B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 ci sono ulteriori possibilità di cui magari ne parleremo in un prossimo articolo ma a cui vi invitiamo a consultare trovandolo facilmente con una ricerca su Google.
Scritto da Dr. Agr. Mattia Trevini PhD di Agroingegno